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Il prezzo del gasolio a +28% e quello dell’AdBlue a +400%, l’autotrasporto in ginocchio: ”Il carburante continua a crescere: si rischia il blocco del sistema”

TRENTO. Prezzo del gasolio a +28% mentre l’additivo AdBlue è aumentato del +400%. I costi nell’autotrasporto sono schizzati verso l’alto e le imprese del settore sono in ginocchio. Rincari che aggravano ulteriormente una situazione difficile per un comparto in crisi da anni. 

A lanciare l’allarme sono le sigle maggiormente rappresentative degli autotrasportatori trentini di Associazione artigianiFai-Contrasporto e Confindustria. Il settore trema e preoccupazione cresce sempre di più per l’aumento dei costi.

A marzo è stato firmato tra il governo nazionale e le associazioni il protocollo d’intesa ma il settore attende ancora la definizione dei codici tributo. 

“Stiamo ancora aspettando – dicono i presidenti Roberto Bellini (Autotrasportatori di associazione artigiani), Andrea Pellegrini (Fai-Conftrasporto) e Andrea Gottardi (Autotrasportatori industriali) – che vengano definiti i codici tributo per fruire dei benefici dati da un accordo Governo-Associazioni a marzo. I benefici dell’accordo dovevano inoltre supportare il settore per l’aumentato costo del gasolio da ottobre 2021 a metà marzo 2022 e da marzo in poi il gasolio ha continuato a crescere”.

L’80% delle merci in Italia avviene con il trasporto su gomma ma dal 2021 il costo del gasolio è salito del +28% (costo medio nel 2021 di 1,48 euro); +400% l’aumento dell’additivo AdBlue che utilizzano i veicoli per abbattere l’inquinamento; +30% il costo dell’acquisto di un camion nuovo (e nella maggior parte dei casi la consegna è prevista dopo 1 anno) e +57% il prezzo dei pneumatici con la difficoltà di consegna delle forniture. 

“Se continua così, si rischia il blocco del sistema. Per un’impresa di autotrasporto il costo del carburante incide per oltre il 30% sui costi di gestione, cui vanno aggiunti gli aumenti di tutte le altre materie prime come gomme e ricambi. E’ una tempesta perfetta perché gli aiuti stanziati a marzo, che ancora non arrivano e non si sa quando arriveranno, sono comunque stati assorbiti dal continuo aumento di carburante e di altri materiali”, concludono Bellini, Pellegrini e Gottardi.