Con le sue 810 tonnellate a pieno carico l’enorme dumper costruito dalla bielorussa Belaz schiaccia letteralmente il precedente detentore del record di peso, il canadese Terex 33-19 Titan da 550 tonnellate. Lungo più di venti metri (20,60 m per la precisione) Belaz 75710 è largo quasi 11 e alto più di otto. A vuoto la bilancia fa segnare 360 tonnellate, a cui vanno aggiunti i 450 mila chilogrammi di portata massima: dati, questi, che gli valgono il primato mondiale tra i mezzi della sua categoria.
Altrettanto impressionanti sono le specifiche tecniche del propulsore. O, meglio, dei propulsori: il colosso siberiano conta infatti su una power unit diesel-elettrica, un po’ come accade sulle grandi navi o sui sottomarini. A spingere fisicamente il Belaz ci sono quattro motori elettrici, ma la forza bruta che serve a muovere il 75710 è originariamente offerta da due sedici cilindri a V prodotti dalla tedesca Mtu, capaci di sprigionare una potenza complessiva di 4.600 cavalli. I due V16 a quattro tempi, ovviamente alimentati a gasolio, erogano più 9.300 newtometri ciascuno, il che si traduce in una coppia totale di oltre 18.600 newtonmetri: merito soprattutto della folle cilindrata di 130 mila cc, circa 65 litri per ognuno dei due V16.
Per nutrire i due enormi V16 serve un serbatoio all’altezza, e in questo caso di capienza ce n’è in abbondanza. Il Belaz può imbarcare un totale di 5.600 litri di carburante, abbastanza per percorrere circa 430 km. Parlando di mezzi come questo il dato del consumo è puramente indicativo, dal momento che tale valore varia drasticamente a seconda delle condizioni di utilizzo: mediamente, tuttavia, si può affermare che al mega-autocarro servano circa 1.300 litri di gasolio per ogni 100 chilometri. La trazione è trasmessa ad entrambi gli assi, su cui sono montate quattro coppie di ruote da 63 pollici tutte quante sterzanti. La velocità massima? A pieno carico il ciclope nato in Bielorussia può spingersi fino a 40 km/h, ma con il cassone vuoto la punta velocistica è addirittura di 64 km/h.