Autamarocchi di Trieste spedisce i propri 700 camion carichi di container e merci varie sulle strade di tutta Europa. Nel bilancio dell’azienda che l’anno scorso ha consumato 15 milioni di litri di gasolio, e un milione di chili di LNG (gas naturale liquefatto), il carburante rappresenta la seconda voce di costo. Il contenimento dei consumi è quindi un must per l’impresa, che già nel 2013 ha iniziato a calcolare sistematicamente la propria impronta carbon fossile, in collaborazione con il ministero dell’ambiente e nel 2019 ha ottenuto la certificazione Iso per la sistematicità della valutazione che in un decennio ha calcolato la riduzione del 15 % dei consumi. Un risultato ottenuto con diverse strategie, a cominciare dalla sostituzione ogni anno di circa 100 veicoli.
Per l’ottimizzazione dei viaggi, ogni camion nei suoi percorsi è seguito dai colleghi della sala di controllo che lo indirizzano verso prossimo carico, in modo che faccia il minor numero di chilometri a vuoto. E poi c’è il fattore umano. L’azienda ha istituito nel 2008 la propria Academy con due istruttori che insegnano a ogni autista lo stile di guida più ecologico e a usare tutti i dispositivi più avanzati dei mezzi, tra questi anche il limitatore di velocità che sui mezzi dell’autotrasportatore triestino non supera gli 85 km orari, invece dei 90 previsti dal codice della strada. Risultato: il 2% di risparmio.