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Caro gasolio, gli autotrasportatori: “Se oggi non arrivano risposte dal Governo saremo costretti a bloccare tutto”

“I prezzi del gasolio in Italia son fuori controllo. Eppure il nostro ministro del MIMS non ha ritenuto di dover intervenire sulla situazione, che pure rischia di diventare esplosiva. D’altro canto, il ministro della Transizione Ecologica denuncia speculazioni colossali sui carburanti”.

A dirlo è Salvatore Bella, segretario del Fai Sicilia.

“L’incontro di oggi alle 16,30 al Mims sarà fondamentale per intervenire – aggiunge Bella –  su quegli ambiti in cui è possibile agire, sulle regole dell’autotrasporto. Il Governo deve però decidere da che parte schierarsi in tempi rapidi. Se così non sarà, le rappresentanze responsabili non saranno più in condizioni di gestire la situazione come stanno facendo, stemperando gli animi degli operatori inferociti. Passeremo anche noi ad azioni di forza proclamando il fermo dei trasporti nazionali secondo i codici che regolamentano gli scioperi”.

Ed ecco le richieste che avanzano gli autotrasportatori:

“dichiarazione dello stato di crisi energetica con conseguente sterilizzazione di tutte le accise che gravano sulla vendita di carburante;

contributo strutturale di un contributo a fondo perduto che abbatta almeno il 30% del costo dei traghettamenti e delle autostrade del mare;

l’apertura del tavolo di lavoro permanente sulle regole di settore per un’analisi approfondita;

abolizione del pedaggio  sulle autostrade siciliane in quanto  non in regola per le  corsie di emergenza e, più in generale, non sicure;

riconoscere le difficoltà in cui si ritrovano le categorie derivante dall’insularità, dalla posizione geografica svantaggiata e dal tipo di economia che è prettamente agricola con riconoscimento di contributi a fondo perduto per l’ottimizzazione della logistica, per l’imballaggio, per la trasformazione e per il trasporto”.