Il 14 giugno 2022 l’associazione Autotrasportatori Sardi Riuniti lanciò il primo allarme, ripristinando lo stato di agitazione contro l’aumento dei costi, soprattutto quello del gasolio. Il 17 giugno ha compiuto il passo successivo, proclamando il fermo regionale dei servizi dalle 8.00 lunedì 27 giugno. I principali obiettivi dei presidi non saranno solo i porti – come avvenuto nel fermo di sei giorni dello scorso marzo – ma anche gli aeroporti e i principali piazzali dell’isola. E rispetto a marzo, la situazione sarà aggravata dalla presenza dei turisti. L’associazione dichiara di avere già duecento iscritti, un numero che sarebbe in aumento.
La prima richiesta è erogare i 500 milioni di euro già stanziati dal Governo per affrontare l’impennata del prezzo del gasolio. Ma l’autotrasporto sardo ha anche altri problemi. Ne parla in questo episodio del podcast K44 La voce del trasporto l’autotrasportatore sardo Pietro Saiu.