L’associazione ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi in cui chiede una misura che consentirebbe alle imprese dell’autotrasporto di corrispondere ai propri dipendenti una busta paga più corposa
Buste paga più alte anche nell’autotrasporto estendendo l’indennità di trasferta del personale viaggiante. In poche parole, più soldi in tasca agli autisti, meno costi per le imprese.
È la proposta che Conftrasporto-Confcommercio ha rivolto al presidente del Consiglio Mario Draghi attraverso una lettera firmata da Paolo Uggè, numero uno della Confederazione nazionale dei Trasporti e della logistica.
“Questa misura, al centro di una riforma che il nostro settore attende da tempo, consentirebbe alle imprese di corrispondere ai propri dipendenti una busta paga più corposa, fornendo così ai lavoratori un incentivo economico importante, utile a sanare la carenza ormai cronica di personale, in particolare conducenti di mezzi pesanti, di cui il trasporto italiano soffre”, spiega Uggè.
L’autotrasporto attende una riforma da tempo. Negli ultimi mesi, il comparto ha affrontato diversi momenti di difficoltà e di emergenza legati a diversi aspetti: dall’aumento dei costi per far far fronte al carburante alla carenza di autisti, solo per citarne alcuni.
L’associazione ha avanzato questa proposta perchè ritiene che “possa andare nella direzione da Lei indicata in questi giorni per accrescere il potere d’acquisto delle famiglie agendo sul cuneo fiscale – scrive Uggè – Saremmo lieti di poter illustrare nel dettaglio le nostre idee in proposito, affinché possa vedere la luce, nel più breve tempo possibile, un intervento richiesto congiuntamente sia dalla parte sindacale che da quella datoriale”.