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ASSOTIR Basilicata su La Gazzetta del Mezzogiorno: “Noi autotrasportatori siamo allo stremo a causa dell’aumento generalizzato dei costi”

Dalle pagine de La Gazzetta del Mezzogiorno il Direttivo regionale di ASSOTIR Basilicata ha denunciato la situazione di grave sofferenza che stanno affrontando le imprese di autotrasporto strette tra la morsa del caro gasolio e dalle altre criticità che riguardano giornalmente il settore in questo momento storico particolare (mancanza di infrastrutture adeguate per la sosta, aumento generalizzato dei prezzi, difficoltà a reperire personale viaggiante, etc.)

Più nello specificio, il Presidente di ASSOTIR Basilicata, Angelo Costanzo, ha posto l’accento sull’aumento generalizzato dei costi che stanno mettendo in ginocchio l’autotrasporto italiano, specie nel Sud del Paese: “Ho creato la mia impresa nel lontano 1992 ma le difficoltà attuali sono tante. Non c’è solo l’elevato costo del carburante ma anche il costo dei pedaggi autostradali e dei costi di manutenzione dei veicoli, a questo si aggiunge il fatto che spesso i nostri incassi sono anche a novanta giorni come si fa ad andare avanti in questo modo?

A ribadire quanto affermato dal Presidente Costanzo anche Egidio Soldo:”Ci siamo trovati dinanzi un aumento esagerato dei costi che gravano sul 50-60% del bilancio annuale. Ormai i margini di guadagno sono risicati”.

Giuseppe Cirigliano, invece, si sofferma su un’altra questione fondamentale: ”L’autotrasporto al Sud non ha alcun potere contrattuale, un aspetto che si ripercuote non poco sui bilanci delle nostre piccole aziende”.

Sempre dalle pagine de La Gazzetta del Mezzogiorno, Francesco Costanzo, di soli 26 anni, ha raccontato la sua esperienza (di ormai 5 anni) come conducente di mezzi pesanti per l’impresa di famiglia la Costanzo Angelo Trasporti, provando a spiegare quali siano le difficoltà di questa professione:” le criticità non mancano, il nostro è un lavoro duro accade spesso di imbattersi in determinate fasce orario in aree di servizio colme di mezzi pesanti per cui a volte ci toccano lunghe attese per poter riposare

E sulla mancanza di giovani conducenti, Francesco Costanzo ne dà questa interpretazione:” stare fuori casa per venti giorni al mese e poi lasciare oltre metà stipendio per strada non è una bella cosa. Ormai circa 700-800 euro si spendono tra colazioni e pranzi i rincari sono galoppanti. È fondamentale motivare i giovani per farli approcciare alla professione di autotrasportatore. Ci sono in effetti fattori che frenano l’ingresso di nuovi autotrasportatori come, ad esempio, i costi per l’acquisto della patente” .

In allegato è possibile scaricare i due articoli